Settimio Severo, imperatore romano dal 193 al 211 d.C., promosse una serie di importanti riforme militari, amministrative e giudiziarie che rafforzarono il potere imperiale e trasformarono l'assetto dell’Impero. Una fonte fondamentale per la conoscenza di queste riforme è Cassio Dione, senatore e storico romano di origine greca, autore di una vasta Storia romana (Ῥωμαϊκὴ Ἱστορία), scritta in greco.
Cassio Dione dedica particolare attenzione al regno di Settimio Severo nei libri 74 e 75 della sua opera. Alcuni dei passi più rilevanti (qui in originale greco con traduzione e spiegazione) includono:
Riforma dell'esercito
Historia Romana 75, 3, 2:
Ἔδοξέ οἱ τὴν στρατιωτικὴν τάξιν μεταβαλεῖν, καὶ ἀντὶ τοῦ μηδὲν ἔχειν ὑπὲρ τοῦ στρατεύεσθαι τὸ τοῖς στρατιώταις ἐπαγγελλόμενον, πολλά τε καὶ μεγάλα ὑπέσχετο.
Severo aumentò la paga dei soldati e permise loro il matrimonio durante il servizio (prima vietato), rafforzando così la lealtà dell’esercito al principe piuttosto che al Senato.
Concessione di privilegi ai soldati
Historia Romana 75, 3, 3:
Καὶ ταῦτα ἐποίησεν οὐ μόνον τοῖς στρατιώταις, ἀλλὰ καὶ τοῖς ἐπιδημοῦσιν αὐτοῖς ἐν ταῖς πόλεσιν, ὡς ἂν καὶ τὰς πόλεις ἑαυτῷ κατασκευάσῃ.
Incentivò l'integrazione tra esercito e popolazioni locali, una mossa politica per stabilizzare le province.
Accentramento del potere imperiale
Historia Romana 75, 2, 5:
Καὶ πάντα τὰ ἐκείνῳ χρήσιμα νομίμως εἶναι διέταξεν.
Un'indicazione chiara del carattere autoritario del suo governo: il diritto si piega alla volontà imperiale.
Svalutazione del ruolo del Senato
Historia Romana 75, 2, 4:
Τὸ δὲ βουλευτήριον οὐδὲν ἠξίου μηδὲν αὐτοῖς ἐπέτρεπε.
Severo ridusse drasticamente il potere effettivo del Senato, rafforzando il controllo diretto dell’imperatore.