La parola latina fāma deriva dal termine protoindoeuropeo bheh₂- o bʰeh₂- ("parlare", "dire", "far conoscere"), radice da cui provengono anche altre parole in diverse lingue indoeuropee legate al concetto di parola, discorso o conoscenza.
Nella lingua latina, fāma ha il significato di "notizia", "voce" o "fama", indicando sia la notorietà, sia la reputazione o la rinomanza di una persona o di un fatto. Il termine porta quindi con sé il concetto di diffusione di notizie o opinioni, spesso tramite il "parlare della gente".
Evoluzione semantica
Il significato di fāma in latino era legato sia al concetto neutrale di "notizia" o "voce", sia a un'accezione più marcata e carica di giudizio, come "reputazione" o "onore". La parola poteva indicare sia una reputazione positiva (come in "buona fama") che negativa (come in "cattiva fama").
Termini derivati e correlati
Dal termine latino fāma derivano, attraverso l'evoluzione delle lingue romanze, parole come "fama" e "famoso" in italiano, "fama" e "famoso" in spagnolo e portoghese, e "fame" in inglese, tutte mantenendo il significato di notorietà o rinomanza.
In latino, sono strettamente legate a fāma altre parole derivanti dalla stessa radice indoeuropea, come:
- fātum (da cui l'italiano "fato"), che significa "ciò che è detto", ovvero "destino";
- fābula (da cui l'italiano "favola"), che significa "racconto", "storia narrata".
Uso nella letteratura latina
Nella letteratura latina, fāma viene spesso personificata come una figura mitologica che rappresenta la diffusione rapida e incontrollabile delle notizie, delle voci o delle dicerie, in particolare nelle opere di Virgilio, dove Fama è descritta come una divinità alata che porta notizie, spesso ingigantite o alterate.
In sintesi, fāma è una parola ricca di sfumature che non solo rappresenta il concetto di notorietà, ma anche il processo di diffusione delle voci o delle notizie, un'idea che rimane fondamentale in tutte le lingue moderne che l'hanno ereditata.