Il rap è un genere musicale e una forma di espressione orale nata all'interno della cultura hip-hop negli anni '70 nel Bronx, a New York. È caratterizzato da un ritmo parlato o recitato su una base musicale, spesso con rime e giochi di parole. La sua storia è profondamente legata a fattori sociali, politici e culturali che hanno influenzato l'evoluzione della musica afroamericana e globale.
Le origini del rap (Anni '70)
Il rap affonda le sue radici nelle tradizioni orali africane e nei "toasting" giamaicani, pratiche in cui i DJ parlavano in rima su tracce musicali durante le feste. Personaggi come DJ Kool Herc, un immigrato giamaicano a New York, furono pionieri nel creare il cosiddetto breakbeat, isolando le parti strumentali più ritmiche delle canzoni funk e soul e facendole ripetere per permettere ai ballerini di esibirsi. Da qui nacque la figura dell’MC (Master of Ceremony), che accompagnava i DJ animando la folla con versi ritmati.
Un altro pioniere fu Grandmaster Flash, che perfezionò la tecnica del DJing con innovazioni come il quick mix theory, il punch phrasing e lo scratching, consolidando il suono della musica rap.
Nel 1979 uscì "Rapper’s Delight" della Sugarhill Gang, il primo brano rap a ottenere un successo commerciale, segnando la transizione dalla scena underground alle classifiche.
La crescita e l'era d'oro del rap (Anni '80 - primi '90)
Negli anni '80, il rap divenne un fenomeno nazionale grazie a gruppi e artisti come Run-D.M.C., LL Cool J, Public Enemy, Eric B. & Rakim. Questo periodo vide l’evoluzione del rap da un genere di festa a una forma di espressione sociale e politica. In particolare, Public Enemy usò la musica per denunciare le ingiustizie razziali e sociali con testi impegnati e sonorità aggressive.
Il sottogenere gangsta rap nacque alla fine degli anni '80 con artisti come N.W.A (con l'album Straight Outta Compton, 1988), che raccontava la dura realtà della vita nei quartieri poveri e la brutalità della polizia. Questo stile ebbe un impatto enorme e pose le basi per il rap degli anni '90.
L'epoca d'oro e la faida East Coast vs West Coast (Anni '90)
Gli anni '90 furono un periodo di grande creatività e diversificazione nel rap. Da un lato, la East Coast, con artisti come The Notorious B.I.G., Nas, Wu-Tang Clan e Jay-Z, mantenne uno stile lirico e basato su campionamenti di soul e jazz. Dall'altro, la West Coast, con icone come 2Pac, Dr. Dre, Snoop Dogg e Ice Cube, adottò un sound più melodico e influenzato dal G-Funk.
La rivalità tra East e West raggiunse il culmine con la faida tra Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., culminata tragicamente con i loro omicidi nel 1996 e 1997. Questo periodo segnò un punto di svolta per il rap, spingendo verso nuove direzioni.
L'era commerciale e la globalizzazione del rap (Anni 2000)
Con l'inizio del nuovo millennio, il rap divenne il genere musicale dominante, grazie all’ascesa di artisti come Eminem, 50 Cent, Kanye West, Jay-Z, Lil Wayne. L'industria musicale adottò sempre di più il rap, rendendolo mainstream attraverso produzioni più elaborate e testi spesso incentrati su lusso, successo e stile di vita ostentato.
La diffusione di internet e delle piattaforme digitali permise la nascita di una scena più indipendente, con artisti emergenti che non avevano più bisogno delle major per emergere.
Il rap contemporaneo (Anni 2010 - oggi)
Negli ultimi anni, il rap ha continuato a evolversi in diverse direzioni:
- Trap: caratterizzata da bassi profondi e beat sincopati, è diventata lo stile dominante con artisti come Future, Migos, Travis Scott, Young Thug, Lil Uzi Vert.
- Conscious rap: mantiene una forte componente sociale e politica con artisti come Kendrick Lamar, J. Cole, Joey Bada$$.
- Drill e SoundCloud rap: con sonorità più aggressive e minimaliste, ha dato vita a nuovi movimenti tra Chicago, Londra e New York.
- Espansione globale: il rap si è affermato in tutto il mondo, con scene importanti in Francia, Italia, Germania, America Latina e Asia.
Oggi il rap è il genere musicale più ascoltato al mondo, capace di influenzare la moda, la cultura e i media, continuando a essere una delle forme di espressione più potenti della società contemporanea.