Joseph Conrad (1857-1924) è uno degli scrittori più importanti della letteratura inglese e il suo lavoro è spesso associato al tema del colonialismo, in particolare attraverso romanzi come Heart of Darkness (Cuore di tenebra, 1899), Nostromo (1904) e Lord Jim (1900). Il suo sguardo sul colonialismo è ambivalente: da un lato ne mostra la brutalità e l’ipocrisia, dall’altro non è completamente libero da una visione eurocentrica.
1. Il colonialismo in Heart of Darkness (Cuore di tenebra)
Questo è il romanzo con il più forte contenuto critico sul colonialismo. Ambientato nel Congo Belga alla fine del XIX secolo, il libro racconta il viaggio del protagonista Marlow lungo il fiume Congo alla ricerca di Kurtz, un enigmatico agente coloniale che si è spinto oltre ogni limite di moralità.
Critica al colonialismo
- Conrad denuncia la violenza e l'avidità del colonialismo europeo, rappresentato come una macchina distruttiva che sfrutta gli indigeni e depreda le risorse naturali.
- Il personaggio di Kurtz incarna la follia e la corruzione che derivano dal potere illimitato: un uomo inizialmente idealista, che finisce per diventare un despota crudele tra le popolazioni indigene.
- Marlow osserva la brutalità dei colonialisti, notando l’ipocrisia della cosiddetta "missione civilizzatrice" europea, che maschera il puro sfruttamento economico e la violenza.
Ambivalenze e limiti
- Sebbene Heart of Darkness critichi il colonialismo, il romanzo non sfugge del tutto a stereotipi razzisti. Gli africani sono spesso descritti in termini primitivi e privi di voce autonoma, un aspetto criticato da studiosi come Chinua Achebe, che ha definito Conrad un “razzista”.
- L’orrore del colonialismo è rappresentato più come un dramma interiore dell’uomo occidentale (Kurtz e Marlow) che come una tragedia delle popolazioni indigene.
2. Il colonialismo in Lord Jim
Lord Jim esplora il tema del colonialismo in modo più sfumato, attraverso la storia di Jim, un giovane marinaio inglese che, dopo un atto di codardia, cerca redenzione in un remoto insediamento coloniale in Oriente.
- Il romanzo mette in discussione il ruolo dell'uomo bianco nel contesto coloniale: Jim cerca di diventare una sorta di leader benevolo per gli indigeni, ma il suo destino mostra i limiti dell'intervento occidentale.
- La cultura indigena è rappresentata in modo meno brutale rispetto a Heart of Darkness, ma gli europei rimangono i protagonisti, con i locali relegati a ruoli secondari.
3. Il colonialismo in Nostromo
Ambientato in Sud America, Nostromo esplora l’impatto dell’imperialismo economico e del neocolonialismo, più che del colonialismo diretto.
- Mostra come le potenze straniere, attraverso il controllo delle risorse (in questo caso una miniera d’argento), influenzino e destabilizzino i paesi colonizzati.
- A differenza di Heart of Darkness, qui non c’è una netta divisione tra civilizzazione e barbarie: il capitalismo occidentale è una forza corrotta e distruttiva, che porta caos più che progresso.
Conclusioni
- Conrad è stato uno dei primi scrittori a smascherare la brutalità e l’ipocrisia del colonialismo europeo.
- Tuttavia, il suo punto di vista rimane spesso filtrato dall’ottica dell’uomo bianco, e non offre una vera prospettiva indigena.
- La sua scrittura ha influenzato autori successivi che hanno sviluppato una critica più profonda del colonialismo, come Chinua Achebe, Ngũgĩ wa Thiong’o e altri scrittori postcoloniali.